Passai un mese nella grande giungla, così fitta da sembrare infinita e disabitata. Invece qualcuno ci viveva, circondato da animali grossi e pericolosi, piccoli e velenosi.
Un posto immenso, senza ospedali, ma con malattie come lebbra, tubercolosi, tifo, malaria, malnutrizione, ecc ecc.
Di giorno c’erano 35 gradi con il 90% di umidità, avevo sempre sete, sempre. Ricoperto di punture di chissà cosa, in un posto dove moschitos e malattie proliferano come mai. Persi 7 chili.
Il macete era ormai integrato nelle mani dei local, senza non andavi da nessuna parte.
Dal centro della foresta pluviale, fino ad arrivare all’oceano Atlantico, incontrando soldati, pagando per valicare frontiere, scappando dai banditi, in mezzo a persone malate e situazioni disastrose.
Avevo sedici anni e cambiai per sempre.
“…a piedi nudi…” Claudio Moja