La Persia. Iran

 

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02.12.2018

Costeggio il confine Iraniano per qualche chilometro, avvicinandomi alla frontiere. Vedo molte torrette di controllo intorno a me, i cartelli stradali passano dall’Armeno al Persiano, entrambi incomprensibili. Rimango quasi un’ora fuori dalla frontiera a contemplare gli ultimi attimi in Armenia, nazione dai paesaggi magnifici, che mi ha messo a dura prova. Estasiato della soddisfazione di essere giunto finalmente in Persia con le mie gambe, prendo un bel respiro e mi reco verso l’ingresso per effettuare i controlli. Poco più di un’ora e sono libero, calpesto per la prima volta l’Iran. Mi allontano di poco e inizio una diretta su Facebook, raccontando di essere finalmente in terra Iraniana. In lontananza sopraggiungono dei soldati a bordo di un pick-up. Mi invitano ad andare con loro e mi eliminano foto e video dal telefono, fortunatamente senza guardare i social network. Dopo varie incomprensioni e un’oretta di ansia, mi lasciano andare, scortandomi a qualche chilometro dalla frontiera. Cammino circa una settimana lungo il confine Iran Armenia, ci sono soldati ovunque, è strano, mi sento sempre osservato. Quando la rotta si sposta finalmente verso sud inizia il mio viaggio in Iran. Un viaggio fatto di accoglienza, sorrisi, belle persone, cultura, musei e tanta voglia di migliorare il mondo. Da Jolfa, passando per Tabriz, Teheran, Esfahan, fino a Shiraz. In un popolo le cui radici risalgono al 500 a.C. tra usanze, credi e archeologia.

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Jolfa

 

Tabriz

Bus to Teheran

Bus to Teheran

Teheran 14/12/2018

Esfahan

Shiraz

Ghalat

Caucaso (Georgia-Azerbaijan-Armenia)

 

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Georgia 15/08/2018

Batumi

Atskuri 26/08/2018

Khashuri 29/08/2018

Samtavisi

Tbilisi 02/09/2018

Rustavi

Frontiera Georgia Azerbaijan 08.09.2018

Salòglu 10/09/2018

L’Azerbaijan mi ha accolto con la notte peggiore della mia vita. Prima notte in terra Azera: dietro di me un temporale in avvicinamento, tutto intorno il nulla, solo camion militari che vanno e vengono. Inizio a montare la tenda sotto la grandine, il terreno non drena e tutto intorno a me inizia ad allagarsi. Mi rassegno a una notte seduto, senza dormire, nella tenda, lavato fradicio, ma nel buio della notte arrivano i militari. Mi obbligano a smontare e andarmene, mi ritrovo a camminare al buio, sotto la pioggia, con lo zaino mezzo aperto e l’attrezzatura buttata dentro. Dopo due ore trovo una tettoia, con una panca larga meno di una spanna, che mi sollevava dai 20 cm di acqua che c’erano a terra. Il giorno seguente fortunatamente c’era il sole. Fu una situazione difficile, dove imparai che in quella terra arida, la pioggia diventava un problema se ero nel posto sbagliato.

Agstafa

L’Azerbaijan si presenta caldo, pianeggiante, monotono e  dannatamente povero. Ho camminato per settimane in mezzo al nulla, sotto il sole quocente. La cucina purtroppo è sporca e anche le acque, cosi ho  passato tre settimane con la dissenteria. Arrivato a Baku, la cui periferia fa paura, ho trovato una città moderna, ricca, in piena evoluzione, circondata da un paese intero dove povertà e malattie uccidono ogni giorno.

Tovuz 12/09/2018

Ganja  14/09/2018

Yevlax 17/09/2018

Muganli

Un ragazzo in moto mi vede e si ferma, decidiamo di accamparci insieme per la notte. È polacco, ha viaggiato mezzo mondo in moto ed è tutto matto come me. Accendiamo il fuoco, mangiamo e ci raccontiamo le nostre avventure. In sottofondo quella notte si sentivano i lupi, mi avevano avvisato nei giorni precedenti, ma quando li sentii in lontananza mi vennero i brividi. La mattina seguente decidiamo di partire insieme e di farmi trainare con i pattini. Leghiamo il carretto, io mi aggrappo forte e si parte! 40km attaccato ad una moto! #motosamsara

Samaxi 25/09/2018 Deserto Azerbaijan

Baku 30/09/2018

 

Revisione attrezzatura
Arrivo in  Armenia 12.11.2018

Yerevan

Dopo aver trascorso una notte in ostello per riorganizzarmi, sono pronto a ripartire. Devo attraversare tutta l’Armenia da nord a sud. Capisco subito che sarà impegnativo, le temperature si abbassano e i dislivelli aumentano. Valico passi a circa 2000 metri, con temperature sotto le zero, le strade di fango e sassi, per poi riscendere a valle, dove le temperature sono ancora calde. Tra i paesaggi mozzafiato e le gambe che bruciano, i punti di approvvigionamento sono diminuiti, mi accorgo che nei piccoli villaggi gli alimenti sono quasi sempre scaduti. È un paese povero, in conflitto con L’Azerbaijan da troppo tempo, per ottenere il possesso del Nagorno Karabakh.  L’ospitalità purtroppo non è sempre delle migliori, ma verso sera trovo sempre chi mi vuole offrire una vodka. È un pase filorusso e si vede. È pieno di cani randagi, troppi, molto aggressivi e odiati dalle persone. Girano in branco ed è diffusa la rabbia, ho passato giorni infernali per questo. Le montagne mi hanno spaccato le gambe e ho patito il freddo, ma é un paese selvaggio ed è un bellissimo ricordo.

Lusashogh 17/11/2018

Chiva 18/11/2018

 

Yeghegnadzor 19/11/2018

Spendere 21/11/2018

Goris

Alidzor

Tatev

Kapan

Lehvaz

Meghri

Frontiera Armenia Iran

La Persia. Iran

ITALIA, SLOVENIA, CROAZIA. BALCANI: BOSNIA, MONTENEGRO, KOSOVO, BULGARIA, GRECIA, TURCHIA.

 

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Italia

Anzano del Parco 15.04.2018

 

Pontida

Capriolo

Bedizzole

Desenzano del Garda

Verona

Oriente Express

Soave

Alte Ceccato. Una delle notti più inquietanti della mia vita.

Ponte di Piave

Ponte di Fontaniva

Latisana

Monfalcone

Trieste

 

Slovenia 04.05.2018

 

Croazia 06.05.2018

Permani

Paveki

Klenovica

 

Spalato

Sestamovac

 

 

Bosnia ed Erzegovina 19.05.2018

Mostar

 

Montenegro 26.05.2018

 

Kosovo 01.06.2018

 

 

 

03.06.2018 Bus da Pristina a Skopje (Machedonia)

04.06.2918 Bus da Skopje a Sofia

 

Bulgaria

Sofia

Pancharevo

Samokov

   

Debar

 

Biser

 

Grecia 11.06.2018

 

Turchia 12.06.2018

Havsa

Dopo i primi mesi di viaggio è insorto un problema, che mi ha tormentato per tutto il viaggio.

Circa una volta al mese mi venivano reazioni cutanee, vistose e preoccupanti. In meno di 30 minuti ero gonfio su tutto il corpo,  i piedi bruciavano e non ci stavano nelle scarpe. Reazione uguale a uno shock anafilattico, che conosco bene, avendo avuto una brutta esperienza nel 2012. Diversi medici mi hanno osservato in video chiamata e supportato, dopo 5 o 6 episodi simili, in cui mi sono davvero spaventato, è arrivata un’ipotesi accreditata. Capitava spesso quando mi fermavo un paio di giorni o forse quando ero disidratato. Dicono che la reazione dell’organismo non mi faceva più produrre cortisone naturalmente, a causa delle pause dopo giorni di cammino. Abituato allo sforzo e fermato bruscamente, non producevano abbastanza cortisone. Punto. Dovevo integrare con pastiglie di cortisone, una da 8/15mg per i 7 giorni successivi alle gravi reazioni, che curavo con pastiglie da 30mg o con iniezione intramuscolare. Quando capitava non pensavo più a nulla, la priorità era solo il cortisone, bere acqua, lavarmi, e dormire. In questo preciso ordine, il più in fretta possibile, ovunque fossi. Il giorno seguente stavo molto tranquillo e prendevo sempre altri 15mg di cortisone, che mi rimbambivano un po’, ma poi passava.

Ulas

Silivri

Istanbul 23.06.2018

Osmancik

Samsun 25.07.2018

 

 

Ordu

Giresun

 

 

Trabzon

    Georgia 

Caucaso (Georgia-Azerbaijan-Armenia)