ALIMENTAZIONE. LE 3 REGOLE: Reperire acqua e cibo, evitare infezioni e malattie, riposare in maniera efficace.

PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE.

Una scelta sbagliata può rovinarci il viaggio. Mantenere accesa la forza di volontà e uno spirito di sacrificio, sarà la sfida più grande. Per fare questo: è fondamentale bere acqua potabile, mangiare cibi sani, riposare mente e corpo. Quando manca una di queste tre cose, ci si sente affaticati e in un attimo i problemi possono peggiorare drasticamente. È importante saper riconoscere i primi sintomi e operare di conseguenza, prima di ritrovarsi esausti.

ACQUA:

  • bene primario per l’uomo, diventa doveroso aumentare le dosi in situazioni di sforzo fisico prolungato. Di disidratazione si muore e avere sete non è un segnale di allarme. In buona parte dei paesi poveri l’acqua costa poco, esempio in Turchia ed Oriente con 1,50 € si acquistano fino a 10 litri. Trovarsi dall’avere qualche leggero sintomo di malessere, allo stare male è un attimo e bisogna riccorere a riposo prolungato flebo ecc. quindi meglio prevenire bevendo molto. A volte non si sente il bisogno di bere proprio perchè si è già in disidratazione. In situazioni di sforzo di lunga durata il corpo necessità fino a un litro di acqua all’ora per funzionare a pieni regimi. Meno acqua, uguale prestazioni minori. È importante bere in maniera metodica, 200/250 cl ogni 15 minuti permettono al fisico di lavorare al meglio e al cervello di rimanere lucido. Calcolare bene le scorte necessarie, in modo da non ritrovarsi mai con le borraccie vuote! Quando mancano liquidi i muscoli vanno ad usufruire dei liquidi del cervello e da lì a poco si accusano i primi problemi. Mal di testa, cali di pressione, crampi muscolari, svenimenti ecc. Detto questo è fondamemtale bere acqua potabile, in caso contrario i problemi insorgono in fretta e possono manifestarsi in mille spiacevoli modi. Questo capita anche se si bevono esclusivamente bevande di altro tipo: bere poca acqua ed assumere succhi, energy drink e bevande di vario tipo porterà in fretta il corpo a presentare segnali di mal funzionamento, a partire da reni e stomaco che non riusciranno a depuarsi.

Come essere sicuri della potabilità dell’acqua?

  • In Europa e in Nord America possiamo bere da rubinetti, fontane e fiumi di montagna senza troppe preoccupazioni, nei paesi orientali, asiatici sud americani e africani bisogna stare molto attenti. Dove fa caldo i batteri proliferano, dove fa freddo l’acqua sarà sicuramente più pulita e magari anche di sorgente. Nei paesi dove è presente il tifo o altre malattie infettive: si beve, si lava il cibo, la bocca, le mucose e le ferite solo con acqua di bottiglia sigillata. Il ghiaccio è acqua, mai dimenticarlo. Anche su molte isole si consigliano queste precauzioni per evitare coliche, dovute dall’accumulo di sabbia o sale nel fegato, nello stomaco e nei reni. Consultate articolo: ‘medicinali e prevenzione‘.
  • Se non avete la possibilità di reperire acqua in bottiglia, soprattutto in paesi dove ci sono pochi corsi d’acqua: prediligere sempre fontane e rubinetti di acqua corrente, un rubinetto apri/chiudi aumenta notevolmente i rischi. Ricordare sempre di annusare ed osservare la limpidezza del liquido. Fatto questo primo passaggio, testare il sapore con un piccolo sorso ed assicurarsi che la temperatura sia fresca prima di dissetarsi.
  • Bollire l’acqua è un modo per diminuire i rischi, ma ricordate che sono richiesti circa 20 minuti in ebollizione per ottenere un possibile risultato di potabilità. Il metodo più efficace richiede l’utilizzo di pastiglie disinfettanti e/o di un filtro a carboni attivi. Esisitono due modi per avere un filtro portatile.
  • Il primo: in vendità troviamo le ‘cannuccie da sopravvivenza‘, sono filtri leggeri, piccoli e istantanei, capaci di depurare fino a 1500 litri d’acqua (controllare capacità). Spesso si consiglia di utilizzare pastiglie disinfettanti insieme, così da ottenre migliori risultati.
  • Il secondo metodo: costruirsi un filtro. Bisogna adoperare una rete, con fori possibilmente inferiori a 0,5mm: una calza, una maglietta o una bandana vanno bene. Inseriamo all’interno uno strato di sabbia, uno di carbone, uno di ghiaia fine e uno di ghiaia grossa, questi filtreranno l’acqua dalle impurità e il carbone(utilizzare residui totalmente neri del fuoco) si occuperà di rimuovere buona parte delle tossine. Più comodamente possiamo utilizzare una bottiglia a testa in giù: rimuoviamo la base così da creare i nostri strati filtranti e leghiamo sulla bocchetta inferiore una garza che non lasci fuoriuscire la sabbia. Questo sarà un filtro monouso. (se vogliamo creare un filtro che duri più tempo bisogna mantenere pieno il nostro recipiente d’acqua, in modo che in alto si formerà uno strato ‘stagnante’ di microrganismi. Qui i batteri stagnanti si mangeranno a vicenda, ogni volta che verrà aggiunta nuova acqua da depurare. Questo filtro è più complicato e richiede esperienza per non ottenere l’effetto contrario.)

 

MANGIARE SICURO

  • Come riportato sopra per l’acqua, basta mangiare una cosa sbagliata per stare male giorni, quindi attenzione ad ogni pasto. Viaggiare lentamente a piedi o in bicicletta, offre la possibilità di abituare l’organismo giorno dopo giorno a liquidi e alimenti, tanto da potermi permettere verdure crude e acqua locale senza grossi problemi. Spesso arrivare in un paese lontano in aereo non da il tempo di abituarsi alle nuove usanze culinarie. Specialmente se si provano locali tipici (non per turisti) il rischio di stare male aumenta, ma sono questi sono i locali che offrono prelibatezze migliori, ai prezzi migliori. Prestate attenzione alla pulizia del locale, ma non fatevi ingannare dalla tovaglia sporca, dal pavimento in legno tutto rotto o dall’aspetto generale trasandato: entrate in cucina e scoprite cosa bolle in pentola, questo è ciò che conta! Prestate un minimo di attenzione alla pulizia di bicchieri e posate.
  • In buona parte del mondo non esistono i supermercati, troviamo frutta e verdura in mercati o bancarelle lungo le strade e gli altri generi alimentari nei negozietti di paesi. Qui, solo l’esperienza aiuta e credo sia una delle bellezze dei viaggi, imparare a fare la spesa dove le culture sono diverse dalla nostra.
  • Gli alimenti più a rischio sono quelli crudi: verdura, frutta, pesce, carne. Specialmente se questi vengono lavati con acqua di rubinetto, che potrebbe rovinare un alimento sano. In Asia per esempio sempre meglio mangiare verdura cotta. Le zuppe (bollite) non sono ad alto rischio. Pane, pizze, focacce e delizie varie vanno bene. La carne cotta non crea problemi, ma ricordarsi sempre di prestare attenzione al colore, all’odore e se puzza o è sporca non mangiatela! La frutta è ottima se rimuovete voi la buccia! Se siete in paesi con particolari malattie infettive provenienti dall’acqua, state attenti perché il frutto potrebbe essere infetto attraverso i liquidi che ha assunto dalla terra durante la maturazione.

 

 

Mantenere un’alimentazione corretta, specialmente in un viaggio on the road lontani da casa è indispensabile!

 

 

Consigli: 

CARBOIDRATI 50% del fabbisogno energetico giornaliero (prima e durante lo sforzo).
Offrono una riserva energetica a lunga durata.
Prima dello sforzo in poca quantità: RISO, PASTA, PATATE, MAIS, CEREALI, BISCOTTI ecc.                                            Durante lo sforzo: FRUTTA SECCA, BISCOTTI SECCHI.

 

  • GRASSI 20% del fabbisogno energetico giornaliero    (dopo lo sforzo).                                                                              Offrono una riserva di scorta energetica.    Ma attenzione!      Ci vuole grande sforzo per l’organismo e molto ossigeno per digerire e assimilare i grassi che verrano trasformati in energia, per questo meglio assimilarli dopo lo sforzo. In caso contrario durante lo sforzo vi sentirete affaticati e senza fiato.  OLIO, BURRO, FORMAGGI, LATTICINI, CIOCCOLATA, PANCETTA, LARDO, CARNE GRASSA, ecc.

 

  • PROTEINE 30% del fabbisogno energetico giornaliero (PRIMA E DOPO)                                                                          Servono per le fibre muscolari.                                                  Prima in quantità limitata e dopo lo sforzo più in abbondanza: CARNE, PESCE, UOVA, FORMAGGIO, LATTE, LEGUMI.
  • Verdure e frutta con buccia sono indispensabili per assumere fibre che regolarizzano la digestione e mantengano sani i muscoli.

 

  • VITAMINE:
  • A: Serve a ossa e pelle (CAROTE, FRUTTI ARANCIONI, POMODORO, PAPRICA, FEGATO)
  • B: Agisce su fegato e sistema nervoso. Molto utile in caso di affaticamento. (MAIALE, PESCE, DERIVATI LATTE, SOJA) La carenza causa: mancanza d’appetito ed insonnia. Funziona convertendo l’energia, ovvero il glucosio e facilitando il lavoro delle proteine.
  • C: difese immunitarie (AGRUMI, MELE, VERDURE A FOGLIA VERDE, FRUTTI BOSCO, KIWI) La carenza causa: lenta guarigione ferite, gengive infiammate, pelle arrossata o ruvida, sangue dal naso, articolazioni gonfie.
  • D: ossa e muscoli (FORMAGGI GRASSI, UOVA, SARDINE) La carenza causa: dolori alle ossa e debolezza muscolare, disturbi cognitivi ed emotivi.
  • E: ossigeno (OLI VEGETALI, NOCI, NOCCIOLE, MANDORLE) La carenza causa: senso di stanchezza e apatia, difficoltà di concentrazione, irritabilità, debolezza muscolare.

  • PRIMA del cammino: es. colazione.                        Abbondante, ma non pesante. Acqua, Tè o caffè, accompagnati da avena, cereali ecc. Volendo anche formaggio o fette biscottate, biscotti, marmellata, uova, carne magra, frutta. Insomma bisogna caricare le batterie per la giornata. In quantità digeribile velocemente! Non bisogna sentire lo stomaco pieno, pesante! Non è adatta frutta come banane ed agrumi, molto meglio la frutta disidratata.

 

  • DURANTE: biscotti secchi, mix di frutta secca (vi assicuro è magica) noci, nocciole, mandorle ecc.

 

  • PAUSA PRANZO: pane, insalate, verdure, legumi, affettati magri, formaggi (tipo grana). Sempre senza esagerare.

 

  • DOPO:  ex. cena.  Minestre/zuppe ricche di sali, tanti legumi e riso, farro oppure orzo ecc. Una birra aiuta lo stomaco ed è ricca di sali minerali, ottima per prevenire crampi post sforzo.

 

  • LA CARNE: alza il carico di acido urico. Se si assimila carne grassa, ancor di più se cotta, ci vuole tempo, ossigeno ed energie per digerire ed assimilare. La mattina saremo stanchi e senza forze. I legumi offrono molte più energie e più vitamine, facilmente assimilabili. Un mix la sera con un brodo è perfetto!

Riposare in maniera efficace in posti sempre nuovi non è facile. Affonteremo questo argomento nel prossimo articolo ‘mille posti dove dormire’.

La mancanza di acqua e di riposo causa: crampi, insonnia, perdità di lucidità, incapacità di prendere scelte, dolori addominali, dolori al torace, tachicardia, arresti cardiaci e anche la morte. È importante conoscere i propri limiti, non arrivare mai allo stremo delle proprie forze e fermarsi quando è il momento.

“…a piedi nudi…” Claudio Moja

THE EDGE OF THE WORLD

IL GIRO DEL MONDO SOSTENIBILE

CLAUDIO MOJA

Come vivere in viaggio? Per viaggiare tanto bisogna spendere poco e arricchirsi di esperienze

VIAGGIARE TANTO E SPENDERE POCO CI RENDERÀ FELICI.

Mollarre tutto, partire, spendere solo dove è necessario e andare alla scoperta del mondo!
È una scelta più approcciabile da giovani, quando si ha già famiglia, mutuo e abitudini di vita basate sul consumismo, diventa molto più difficile.

Sacrificare quello che si ha e uscire dalla confort zone.

Bisogna accettare di dormire al freddo molte volte.
Bisogna accettare di avere due magliette, due pantaloni, due mutande, due calze, due paia di scarpe, una giacca e non un armadio intero.

Bisogna accettare di non avere una macchina e spostarsi il più possibile gratis ( a piedi, in bici ecc) senza pretendere di andare da una parte all’altra del mondo in 12 ore.

Bisogna mangiare quello che si riesce a reperire, quello che la cultura del luogo propone, alimenti locali e non importati dall’altra parte del mondo.

Bisogna lavarsi dove capita, con l acqua fredda a volte!

Bisogna avere coraggio, (ma non so se è il termine adatto) abbandonando le proprie abitudini e i propri cari.

Bisogna amare se stessi e il prossimo in ogni istante. Questo comporta davvero tante fatiche, che ti faranno mettere sempre in seconda fila, la precedenza sempre agli altri.

Sud Iran
Bulgaria

Provate ad immaginare la vostra vita senza una casa, ma con una tenda.
Senza un letto, ma con un sacco a pelo.
Senza cucina, ma con la fatica di farsi un fuocherello.
Senza corrente, ma con un piccolo pannello solare con cui ricaricare il telefono.

SE NON COMPERI NULLA, NON HAI NULLA DA DOVER SMALTIRE, abbattendo così le spese e l’inquinamento  mondiale.

Bisogna avere voglia di portarsi ‘sulle spalle’ lo zaino, cioè la propria piccola casa, che abbraccerai forte, ogni volta che ti ritroverai chissà dove, in difficoltà.

Se potete immaginare questo, all’ora potrete farlo!

Io la vedo così, la vivo così, ma magari sbaglio.
Credo che se fossimo tutti viaggiatori, il progresso sarebbe dannatamente lento, ma in questo periodo storico, di grandi cambiamenti credo che il mondo abbia bisogno di viaggiatori, per avvicinare i popoli e abbattere barriere di varie entità. Penso che i giovani debbano viaggiare, per non trovarsi limitati alle loro abitudini, alle comodità del proprio paese e per minimizzare ogni forma di razzismo, venendo a conoscenza del mondo e di tutti i suoi popoli.
Quindi a ognuno il proprio ruolo, in questo mondo.

I soldi

I soldi mi servono per i documenti: come il passaporto, i permessi, la copertura sanitaria, la ricarica telefonica.
Servono per mangiare.
Inoltre servono per rinnovare l’attrezzatura una volta usurata, ovvero quando proprio non è più usabile.
In fine servono per toglierci qualche sfizio, forse.

Non dimentichiamo che in buona parte del mondo, costa tutto molto meno che in Italia. Siamo fortunati, buona parte della popolazione mondiale non può dire questa cosa, come Asia, Africa, Sud e centro America, Russia, Est Europa. Sono circa 50 su 196 gli stati economicamente agiati.

Come guadagnare i soldi?

Ipotiziamo 10 euro al giorno…..Lavorando!
E qui ad ognuno il proprio scopo, ad ognuno la propria attitudine, ad ognuno il proprio impegno. Chiaro che si parla di lavori da 300/400/500 euro al mese, poche ore, tanta voglia! Poche spese personali! Lavori stagionali, lavori online, lavori presso associazioni umanitarie o che si occupano di salvaguardia ambientale, offrono la possibilità di vivere in viaggio.

Cambiare modo di vivere la vita

In questo viaggio ho scoperto che tutto questo è possibile. Prima di partire non mi capacitavo di come si potesse vivere ‘da nomadi’, ma qualcosa mi spingeva a provarci. Forse ho visto troppi film d’avventura. Per fortuna!

Ho scoperto, che si può badare alla propria igiene, anche senza avere una casa o un hotel. Ho scoperto che esistono alimenti che non conoscevo e che cucinando o scegliendo i posti giusti, posso spendere davvero poco, davvero molto poco.

Ho scoperto che il mondo, è pieno di persone fantastiche, sempre pronte ad accogliermi. Ho scoperto che viaggiando, le persone si incuriosiscono molto ad ascoltare la mia storia, condividendo con me quello che hanno e io offro sempre il mio aiuto per ringraziare.

Ho scoperto che in viaggio nessuno si lamenta, ma tutti vengono spinti a vivere la vita e rincorrere il proprio sogno.

Turchia (Maran Marta)

Ho scoperto, che viaggiando non serve acquistare nulla, anzi più il tuo zaino è leggero, meglio è!

Ho scoperto, che trovo la felicità nei momenti, nelle persone e nei paesaggi.

I desideri, le paure e il tempo che passa

Non credo che si possa comprendere, fino a che non si prova. Ricordo ancora le paure e i pensieri prima della partenza. Ora mi fanno capire come il nostro stile di vita, sia una prigione per la mente. Una prigione,  che ci priva della libertà e della nostra individualità.

Il passo più difficile è cambiare le proprie abitudini, i propri bisogni e non avere paura di non riuscire a realizzarci.

Rincorro il tempo, perché è l’unica cosa che non tornerà indietro. Rincorro il tempo perché è l’unica cosa non accumulabile. Alla fine dei miei giorni, vorrò avere tanti bei ricordi e aver lasciato qualcosa di buono nelle persone, non conterà cosa avrò accumulato, oggetti o denaro.

Turchia

Volere sempre qualcosa di nuovo, per poi non essere mai felice, non è la mia strada. Ho scoperto che vivere in maniera semplice, coltivando le mie passioni, mi rende unico e felice.

Nei primi 5 mesi di viaggio ho provato emozioni e fatto esperienze, che mi hanno fatto capire cosa vuol dire essere vivo.

Ho scoperto la storia dei paesi che ho attraversato, ben diversa da quella che ci viene raccontata dai media. Ho scoperto che siamo tutti fratelli e a dividerci è la guerra al potere. Ho scoperto che le persone infelici, sono persone invidiose e cattive.

Ho scoperto che l’amore è più forte nei popoli più poveri, con una storia burrascosa e che i popoli più agiati sfruttano questa situazione per arricchirsi.

Ho scoperto che c’è chi è invidioso della mia libertà, della mia follia e chi invece ne condivide la felicità, facendola un po’ sua.

Ho scoperto che la natura, mi offre tutto quello di cui necessito per vivere.

Georgia

Non ho paura che mi vengano rubati, i pochi oggetti con cui viaggio. Non ho chiavi con me, nulla da dover conservare con ansia o egoismo. Condivido tutto e mi lascio sorprendere dalla vita. Sono uno ‘YesMan’ e quando sono in terra straniera e non capisco la lingua, rispondo sempre SÌ e poi aspetto di scoprire cosa accade! Sempre con attenzione e informandomi preventivamente sul luoghi, per prevenire situazioni pericolse o di malessere.

Trasmetto positività, credo nel karma, mi impegno per un mondo migliore e questo fino ad oggi ha dato ottimi risultati.

 

Auguro a tutti buona fortuna, buena Vida e tanta forza!
Come dicevamo in Africa, Aisha!! (forza che ce la facciamo, che ce la fai, non mollare mai!!)

La nostra vita è il nostro miglior viaggio, godiamocelo bene.

“…a piedi nudi…” Claudio Moja

THE EDGE OF THE WORLD

IL GIRI DEL MONDO SOSTENIBILE 

CLAUDIO MOJA 

Cosa desideriamo dalla nostra vita? La felicità. Vivere alla grande ed essere soddisfati.

Cosa desideriamo dalla nostra vita? In che modo ci ostiniamo a cercare la felicità?

Quando avevo una vita “normale”, regolare come tutte le altre, fatta di una casa, di una macchina, di vacanze, sport, aperitivi con gli amici, della ricerca ossessiva di trovare l’anima gemella, di aspettare il nuovo disco musicale, il nuovo film, di orari precisi da rispettare, avevo definito nella mia mente un disegno preciso del mio futuro.

Immaginavo la mia vita ed ero arrivato al punto di sapere esattamente come sarebbe stata, nei minimi dettagli. Pensavo a come realizzare tutto quello che progettavo.

Ma dentro di me qualcosa mi portava sempre a vedere oltre, a pensare che volevo fare della mia vita una grande avventura e non uno schema da progettare e seguire.

Quanto sarebbe triste avere un libro, con scritta la nostra vita pagina per pagina e sapere già cosa accadrà?

Così dopo anni di malessere e voglia di evadere dalla routine, ho deciso di viaggiare come ho sempre sognato. All’avventura!!! Ho progettato THE EDGE OF THE WORLD e ho camminato Dall’Italia fino in Iran. 5500km in otto mesi e non è mai finita.

Senza alcun dubbio, non ho più la minima idea di come sarà la mia vita. Non so cosa accadrà ed è bellissimo perché senza sapere cosa mi aspetta, sto finalmente vivendo!

Da piccoli ci chiedono: cosa vorresti fare da grande?

Non lo sapevo, non lo potevo sapere, ma soprattutto non lo volevo sapere! Perché dovrei vivere il mio secondo capitolo, essendo già a conoscenza del quarto? Come quando scrivo pensieri come questo: appena mi vengono, devo subito trovare carta e matita, altrimenti volano via.

Così fa anche la vita: se non vivi l’attimo, se pensi e ripensi a quello che vuoi, a quello che immagini, ti perdi il capitolo che stai vivendo. La vita vola via, giorno dopo giorno. Al capitolo successivo succederà la stessa cosa e tu sopravvivi, ovvero resisti fino all’ultimo capitolo, che non sarà molto differente da quelli precedenti. Vivi con la speranza che il capitolo successivo sarà migliore, dimenticando che esiste il presente.

Cosa vuoi fare della tua vita? Non lo so e non lo voglio sapere. Anzi, una cosa la so: voglio viverla! Non voglio dover pensare sempre al futuro, voglio pensare a dove sono arrivato e godermi i momenti.

Cambiare vita: non fermarti al 10%

Quando viaggio, guardo i miei passi. Guardo sempre l’orizzonte e inevitabilmente mi organizzo per essere sempre preparato, ma sto vivendo il momento!

Perché mai dovrei limitare me stesso, la mia mente, a desiderare quella casa, quella macchina, quella vacanza, quando sono consapevole di essere a conoscenza del 10% di quello che potrebbe essere? O di quello che posso sognare?

Se ci limitiamo ad inseguire a tutti i costi quel 10%, perdiamo tutte le possibilità del restante 90%. Desiderare fa bene e sognare ancora di più, ma bisogna farlo riuscendo a non darci dei limiti. E soprattutto: dobbiamo sognare e agire, non sperare!

Vivere è la cosa migliore che possiamo fare. Con impegno e con la libertà mentale di non imporci dei limiti. Con la consapevolezza che non serve avere uno schema ben preciso, perché siamo umani e non sappiamo cosa succederà.
Con la grinta di reagire alle situazioni, possiamo trasformare ogni singolo momento in un grande dono e godercelo al meglio!

Vedo ragazzi buttare via la propria vita perché non trovano la loro missione, come se tutti fossimo nati con uno scopo ben preciso. Forse dovremmo solo darci la libertà di vivere.

Più romantici, più curiosi, più avventurieri

Credo che di questi tempi dovremmo fermarci solo per un momento e lasciar scorrere tutto, per ripartire da noi stessi e non da quello che ci corre intorno. Desideriamo cose che non hanno alcun impatto sulla nostra vita, si dice sempre “quando l’uomo ha ottenuto una cosa, ne desidera subito un’altra“. Questa ne è la prova.

Viaggiando ho avuto la dimostrazione che per vivere, per sentirsi vivi, liberi e appagati ci vuole ben altro che un preciso schema di vita. Non è detto che la tua strada sia quella della scuola, del lavoro, della macchina, del mutuo sulla casa, della famiglia e della pensione.

Ho visto tanti ragazzi, me compreso, sentirsi obbligati a realizzare questo schema e buttare via anni di vita. 

Concentraci su un’idea sbagliata, che non ci appartiene, significa perdere la nostra individualità, ciò che ci rende unici.

 

Cit.

Romantico è colui che accarezza le idee con amore, indipendentemente dalla loro possibilità.

Vagabondo è colui che concepisce il mondo come scenario di viaggio permanente, dove non bisogna sedersi o fermarsi.

Avventuriero è colui che intende la vita come un’avventura, le cui conseguenze sono inevitabili.

Dovremmo tutti, essere più romantici, più vagabondi e più avventurieri. In viaggio e nella vita.

“…a piedi nudi…” Claudio Moja

THE EDGE OF THE WORLD

IL GIRO DEL MONDO SOSTENIBILE

CLAUDIO MOJA