Cosa desideriamo dalla nostra vita? La felicità. Vivere alla grande ed essere soddisfati.

Cosa desideriamo dalla nostra vita? In che modo ci ostiniamo a cercare la felicità?

Quando avevo una vita “normale”, regolare come tutte le altre, fatta di una casa, di una macchina, di vacanze, sport, aperitivi con gli amici, della ricerca ossessiva di trovare l’anima gemella, di aspettare il nuovo disco musicale, il nuovo film, di orari precisi da rispettare, avevo definito nella mia mente un disegno preciso del mio futuro.

Immaginavo la mia vita ed ero arrivato al punto di sapere esattamente come sarebbe stata, nei minimi dettagli. Pensavo a come realizzare tutto quello che progettavo.

Ma dentro di me qualcosa mi portava sempre a vedere oltre, a pensare che volevo fare della mia vita una grande avventura e non uno schema da progettare e seguire.

Quanto sarebbe triste avere un libro, con scritta la nostra vita pagina per pagina e sapere già cosa accadrà?

Così dopo anni di malessere e voglia di evadere dalla routine, ho deciso di viaggiare come ho sempre sognato. All’avventura!!! Ho progettato THE EDGE OF THE WORLD e ho camminato Dall’Italia fino in Iran. 5500km in otto mesi e non è mai finita.

Senza alcun dubbio, non ho più la minima idea di come sarà la mia vita. Non so cosa accadrà ed è bellissimo perché senza sapere cosa mi aspetta, sto finalmente vivendo!

Da piccoli ci chiedono: cosa vorresti fare da grande?

Non lo sapevo, non lo potevo sapere, ma soprattutto non lo volevo sapere! Perché dovrei vivere il mio secondo capitolo, essendo già a conoscenza del quarto? Come quando scrivo pensieri come questo: appena mi vengono, devo subito trovare carta e matita, altrimenti volano via.

Così fa anche la vita: se non vivi l’attimo, se pensi e ripensi a quello che vuoi, a quello che immagini, ti perdi il capitolo che stai vivendo. La vita vola via, giorno dopo giorno. Al capitolo successivo succederà la stessa cosa e tu sopravvivi, ovvero resisti fino all’ultimo capitolo, che non sarà molto differente da quelli precedenti. Vivi con la speranza che il capitolo successivo sarà migliore, dimenticando che esiste il presente.

Cosa vuoi fare della tua vita? Non lo so e non lo voglio sapere. Anzi, una cosa la so: voglio viverla! Non voglio dover pensare sempre al futuro, voglio pensare a dove sono arrivato e godermi i momenti.

Cambiare vita: non fermarti al 10%

Quando viaggio, guardo i miei passi. Guardo sempre l’orizzonte e inevitabilmente mi organizzo per essere sempre preparato, ma sto vivendo il momento!

Perché mai dovrei limitare me stesso, la mia mente, a desiderare quella casa, quella macchina, quella vacanza, quando sono consapevole di essere a conoscenza del 10% di quello che potrebbe essere? O di quello che posso sognare?

Se ci limitiamo ad inseguire a tutti i costi quel 10%, perdiamo tutte le possibilità del restante 90%. Desiderare fa bene e sognare ancora di più, ma bisogna farlo riuscendo a non darci dei limiti. E soprattutto: dobbiamo sognare e agire, non sperare!

Vivere è la cosa migliore che possiamo fare. Con impegno e con la libertà mentale di non imporci dei limiti. Con la consapevolezza che non serve avere uno schema ben preciso, perché siamo umani e non sappiamo cosa succederà.
Con la grinta di reagire alle situazioni, possiamo trasformare ogni singolo momento in un grande dono e godercelo al meglio!

Vedo ragazzi buttare via la propria vita perché non trovano la loro missione, come se tutti fossimo nati con uno scopo ben preciso. Forse dovremmo solo darci la libertà di vivere.

Più romantici, più curiosi, più avventurieri

Credo che di questi tempi dovremmo fermarci solo per un momento e lasciar scorrere tutto, per ripartire da noi stessi e non da quello che ci corre intorno. Desideriamo cose che non hanno alcun impatto sulla nostra vita, si dice sempre “quando l’uomo ha ottenuto una cosa, ne desidera subito un’altra“. Questa ne è la prova.

Viaggiando ho avuto la dimostrazione che per vivere, per sentirsi vivi, liberi e appagati ci vuole ben altro che un preciso schema di vita. Non è detto che la tua strada sia quella della scuola, del lavoro, della macchina, del mutuo sulla casa, della famiglia e della pensione.

Ho visto tanti ragazzi, me compreso, sentirsi obbligati a realizzare questo schema e buttare via anni di vita. 

Concentraci su un’idea sbagliata, che non ci appartiene, significa perdere la nostra individualità, ciò che ci rende unici.

 

Cit.

Romantico è colui che accarezza le idee con amore, indipendentemente dalla loro possibilità.

Vagabondo è colui che concepisce il mondo come scenario di viaggio permanente, dove non bisogna sedersi o fermarsi.

Avventuriero è colui che intende la vita come un’avventura, le cui conseguenze sono inevitabili.

Dovremmo tutti, essere più romantici, più vagabondi e più avventurieri. In viaggio e nella vita.

“…a piedi nudi…” Claudio Moja

THE EDGE OF THE WORLD

IL GIRO DEL MONDO SOSTENIBILE

CLAUDIO MOJA

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