Attrezzatura utilizzata dall’Italia all’Iran. 5500Km percorsi camminando 8 mesi.

Dall’Italia all’Iran, ho viaggiato con la seguente attrezzatura, con qualche modifica ad Istanbul, dal 15 Aprile al 31 Dicembre. Circa 25Kg (più viveri, circa 15kg).

TRASPORTO

  1. Carrello  7800g. 
  2. 2 Ruote di scorta. 1000g
  3. Imbragatura traino. 400g
  4. Pattini Oxelo 2500g.
  5. Bastoni trekking.

CAMPING

  1. Zaino Deuter 60+15 litri 3200g.  Sostituito con Sacca The North Face Duffel 150 litri 1800g.
  2. Tenda più telo GeerTop, in nylon 2 posti  1800g. Sostituita  con Quechua 2second 2 posti 2500g. 
  3. Materassino autogonfiante XS SeatoSummit  330g.
  4. Saccoletto Ferrino highlab Anno 2007  350g. Sostituito con sacco, senza marchio  -10 \  +10 C°  700g. 
  5. Amaca nylon con zanzariera  450g.
  6. Sgabello tre piedi  800g.
  7. Un pentolino/padella + cucchiaio  150g.
  8. Fornello richiudubile 50g
  9. Bombola propano/Butano 400g. Sostituito con multifuel MSR
  10. Borraccia acqua 1,5L + borraccia 1L
  11. Tanica acqua 5L.

TOT 6380g

INFORMATICA – ACCESSORI

  1. Pannello solare Big Blue 28w. 550g
  2. Power bank Raw Power 26800mhA. 500g
  3. Samsung tablet s2 con tastiera e caricatore originale. 900g
  4. Action Cam nilox f-60 reloaded+ più accessori. 500g
  5. Torcia frontale. 250g
  6. 4 Batterie cellulare.
  7. Mp3.
  8. Caricatore muro universale Turobot. 
  9. 3 cavi Micro USB Raw Power.
  10. Cellulare.
  11. Bastone selfie + tre piedi.

TOT 4000g

 

ABBIGLIAMENTO

  1. 2 magliette corte cotone.
  2. 2 magliette corte sintetiche.
  3. Pantalone lungo/corto.
  4. Pantaloncino corto. Sostituito a Yerevan con pantalone lungo invernale.
  5. 3 paia di calze corte. Sotituite a Yersvan con calze lunghe invernali.
  6. Un paio di calze lunghe.
  7. 3 boxer.
  8. Camicia cotone. Più da Yerevan maglia termica.
  9. Giacca + pail The North Face.
  10. Cerata busto/gambe.
  11. Un paio di scarpe estive Salomon.
  12. Un paio di scarpe goretex The North Face.
  13. Ciabatte infradito.
  14. Asciugamano taglia L sintetico.
  15. Cappello.
  16. Occhiali da sole.
  17. Tappi orecchie + mascherina occhi.

TOT 4500g

 

IGIENE

  1. Spazzolino, dentifricio, filo interdentale.
  2. Forbici.
  3. Carta igienica.
  4. Mezza Sponetta vegetale.
  5. Sacca acqua, con rubinetto diffusore, per doccia 20L.

TOT 500g

 

MEDICINE E PREVENZIONE

  1. 40 Pastiglie sali minerali e vitamine.
  2. Tutore ginocchio + coscia 500g.
  3. Medicine specifiche 500g.(guarda articolo medicinali)
  4. 3 creme specifiche (arnica,cortisone,lenitiva Hibros).
  5. 10 Cerotti vesciche.
  6. Disinfettante + garze + punti.
  7. Cannuccia carboni attivi 2000L + pastiglie per disinfettare l’acqua 60L tot  
  8. Coperta termica(oro/argento).

TOT 1400g

 

KIT

  1. Marsupio documenti.
  2. Coltello.
  3. Acciarino.
  4. Bussola.
  5. Tessera multiuso.
  6. Diario + penna.
  7. Armonica.
  8. 5 Corde multiuso.
  9. 6 moschettoni multiuso.

Carico alimenti 3000g media.  Carico acqua 5000g media.

“…a piedi nudi…” Claudio Moja

Whatch video on YouTube . ‘Claudio moja attrezzatura’

 

THE EDGE OF THE WORLD

IL GIRO DEL MONDO SOSTENIBILE. 

CLAUDIO MOJA

Caucaso (Georgia-Azerbaijan-Armenia)

 

…video in aggiornamento…

Georgia 15/08/2018

Batumi

Atskuri 26/08/2018

Khashuri 29/08/2018

Samtavisi

Tbilisi 02/09/2018

Rustavi

Frontiera Georgia Azerbaijan 08.09.2018

Salòglu 10/09/2018

L’Azerbaijan mi ha accolto con la notte peggiore della mia vita. Prima notte in terra Azera: dietro di me un temporale in avvicinamento, tutto intorno il nulla, solo camion militari che vanno e vengono. Inizio a montare la tenda sotto la grandine, il terreno non drena e tutto intorno a me inizia ad allagarsi. Mi rassegno a una notte seduto, senza dormire, nella tenda, lavato fradicio, ma nel buio della notte arrivano i militari. Mi obbligano a smontare e andarmene, mi ritrovo a camminare al buio, sotto la pioggia, con lo zaino mezzo aperto e l’attrezzatura buttata dentro. Dopo due ore trovo una tettoia, con una panca larga meno di una spanna, che mi sollevava dai 20 cm di acqua che c’erano a terra. Il giorno seguente fortunatamente c’era il sole. Fu una situazione difficile, dove imparai che in quella terra arida, la pioggia diventava un problema se ero nel posto sbagliato.

Agstafa

L’Azerbaijan si presenta caldo, pianeggiante, monotono e  dannatamente povero. Ho camminato per settimane in mezzo al nulla, sotto il sole quocente. La cucina purtroppo è sporca e anche le acque, cosi ho  passato tre settimane con la dissenteria. Arrivato a Baku, la cui periferia fa paura, ho trovato una città moderna, ricca, in piena evoluzione, circondata da un paese intero dove povertà e malattie uccidono ogni giorno.

Tovuz 12/09/2018

Ganja  14/09/2018

Yevlax 17/09/2018

Muganli

Un ragazzo in moto mi vede e si ferma, decidiamo di accamparci insieme per la notte. È polacco, ha viaggiato mezzo mondo in moto ed è tutto matto come me. Accendiamo il fuoco, mangiamo e ci raccontiamo le nostre avventure. In sottofondo quella notte si sentivano i lupi, mi avevano avvisato nei giorni precedenti, ma quando li sentii in lontananza mi vennero i brividi. La mattina seguente decidiamo di partire insieme e di farmi trainare con i pattini. Leghiamo il carretto, io mi aggrappo forte e si parte! 40km attaccato ad una moto! #motosamsara

Samaxi 25/09/2018 Deserto Azerbaijan

Baku 30/09/2018

 

Revisione attrezzatura
Arrivo in  Armenia 12.11.2018

Yerevan

Dopo aver trascorso una notte in ostello per riorganizzarmi, sono pronto a ripartire. Devo attraversare tutta l’Armenia da nord a sud. Capisco subito che sarà impegnativo, le temperature si abbassano e i dislivelli aumentano. Valico passi a circa 2000 metri, con temperature sotto le zero, le strade di fango e sassi, per poi riscendere a valle, dove le temperature sono ancora calde. Tra i paesaggi mozzafiato e le gambe che bruciano, i punti di approvvigionamento sono diminuiti, mi accorgo che nei piccoli villaggi gli alimenti sono quasi sempre scaduti. È un paese povero, in conflitto con L’Azerbaijan da troppo tempo, per ottenere il possesso del Nagorno Karabakh.  L’ospitalità purtroppo non è sempre delle migliori, ma verso sera trovo sempre chi mi vuole offrire una vodka. È un pase filorusso e si vede. È pieno di cani randagi, troppi, molto aggressivi e odiati dalle persone. Girano in branco ed è diffusa la rabbia, ho passato giorni infernali per questo. Le montagne mi hanno spaccato le gambe e ho patito il freddo, ma é un paese selvaggio ed è un bellissimo ricordo.

Lusashogh 17/11/2018

Chiva 18/11/2018

 

Yeghegnadzor 19/11/2018

Spendere 21/11/2018

Goris

Alidzor

Tatev

Kapan

Lehvaz

Meghri

Frontiera Armenia Iran

La Persia. Iran